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Consorzio per la Sperimentazione, Divulgazione e Applicazione di Biotecniche Innovative

Data di inizio: 04/17/1990

Informazioni generali sul progetto/iniziativa

Nome del progetto/iniziativa: Consorzio per la Sperimentazione, Divulgazione e Applicazione di Biotecniche Innovative
Acronimo: ConSDABI

Informazioni generali sull’organizzazione

Nome: ConSDABI
Città: Benevento
Codice postale: 82100
Paese: Italia


Contatti del responsabile del progetto/iniziativa:

Nome: Donato Matassino
Numero di telefono: +39 0824334300
Sito web [1]


Descrizione del progetto/iniziativa

Aree coperte dal progetto/iniziativa:

  • Animal genetic resources (AnGR)

Numero di partner: 6
Ambito del progetto: Nazionale
Motivazione iniziale della creazione del progetto/iniziativa: Dal 1990 il ConSDABI – National Focal Point Italiano (NFP.I) FAO – nell’ambito della Global Strategy for the Management of Farm Animal Genetic Resources (GS-AnGR) ha sempre svolto (e continua a svolgere) una vera e propria ‘missione’ per la tutela della biodiversità degli animali di interesse zootecnico indirizzata a monitorare sotto l’aspetto genetico, epigenetico, proteomico, lipidomico, aromomico e a valorizzare l’ enorme ricchezza della biodiversità costituita dal germoplasma autoctono e dei relativi prodotti. Questo Ente attua una vasta gamma di iniziative sulla base delle seguenti motivazioni: (a) culturale; (b) socio-economica; (c) biologica; (d) giuridica; (e) etica. Motivazione biologica: un animale è portatore di informazioni importanti dal punto di vista biologico-evolutivo nell’ambito della tutela della biodiversità considerata uno ‘scrigno’ di ‘informazioni chimico-fisico-biotiche’; motivazione culturale: la risorsa genetica autoctona può essere assimilabile a un bene culturale in quanto patrimonio dallo straordinario valore di documentazione storico e biologico; motivazione etica: la conservazione della biodiversità deve essere considerata un ‘imperativo etico’; motivazione giuridica: il patrimonio della biodiversità della risorsa genetica animale autoctona trae la sua ‘giuridicità’ non soltanto dalla natura privatistica del bene ma anche dalla natura generale dell’interesse alla utilità sociale e alla conservazione del bene stesso; motivazione socio-economica: l’uso produttivo della biodiversità contribuisce a favorire la competizione o l’integrazione economica fra i sistemi produttivi bioterritoriali per uno sviluppo sostenibile.

Attività che descrivono il progetto – Le singole azioni sono classificate da 1 a 10

Gestione delle risorse genetiche (raccolta, conservazione, manutenzione, rigenerazione, ottimizzazzione della composizione, ecc.) 1
Generazione di informazioni (fenotipizzazione, genotipizzazione, ecc.) 4
Allevamento e produzione di cultivar/razze (tra cui pre-allevamento) 3
Gestione delle informazioni (banca dati, interfaccia, ecc.) 5
Ottimizzazione dell della metodologia (miglioramento di tutti gli aspetti sopra menzionati, standardizzazione, ecc.) 6
Ricerca scientifica (analisi diversità, identificazione tratti, ecc.) 2
Promozione utilizzo mirata ai potenziali utilizzatori 8
Azione di sensibilizzazione mirate al pubblico 7

Bilancio & finanziamento


Risultati attesi & comunicazione

Risultati

Aumentare le conoscenze X
Miglioramento/conservazione materiali risorse genetiche X
Comunità scientifica X
Comunità di conservazione di risorse genetiche X

Beneficiari

Consumatori finali X
Utilizzatori delle risorse genetiche quali allevatori, agricoltori, industria X

Progetto/iniziativa come punto di partenza per altri progetti/iniziative

– Il ConSDABI possiede competenze per realizzare, grazie anche a una fitta rete di collaborazioni con il settore della ‘medicina umana’ percorsi di formazione con particolare riferimento agli aspetti ‘nutraceutici’ di alimenti di origine animale.